Su 74 comuni del Biellese sono 69 quelli che potranno fare domanda per i fondi messi a disposizione dalla legge salva-borghi che prevede ''misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici''. La somma totale ammonta a 160 milioni di euro.
L'elenco dei potenziali beneficiari è stato pubblicato mercoledì 15 settembre sulla Gazzetta ufficiale.
Oltre cinquemila (5.518) i comuni italiani in possesso dei requisiti previsti dalla norma che va in soccorso, in particolare, dei centri con una popolazione al di sotto dei cinquemila abitanti (fa riferimento il censimento del 2011). I finanziamenti sono concessi dalla legge per le azioni di risanamento e conservazione dei luoghi storici, degli edifici e del territorio su cui insistono i piccoli borghi, una delle caratteristiche peculiari del turismo in Italia, di cui il Biellese è particolarmente ricco. La legge salva-borghi fu approvata dal Parlamento nel 2017 e a distanza di quattro anni sta arrivando a piena attuazione. Il promotore Ermete Realacci, all’epoca presidente della commissione ambiente della Camera dei deputati, aveva stanziato in un primo tempo 100 milioni, ora innalzati a 160.
Gli interventi finanziabili spaziano dalla tutela dell’ambiente e dei beni culturali alla mitigazione del rischio idrogeologico, dalla salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici alla messa in sicurezza di infrastrutture stradali e istituti scolastici. E ancora sarà possibile finanziare progetti per la promozione e lo sviluppo economico e sociale, l’insediamento di nuove attività produttive, la realizzazione e la messa in sicurezza di ciclovie.
Adesso manca ancora uno step. Infatti, per conoscere modalità e tempi di presentazione dei progetti da parte degli enti bisognerà attendere l’adozione del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni.