Indagine del 2002 sullo stato della pianificazione comunale
La stesura di “rapporti sullo stato della pianificazione“ è una delle azioni concrete rese possibili dalla disponibilità di un Osservatorio Urbanistico.
Già nel 2002, parallelamente alle fasi finali di predisposizione del PTP, si è ritenuto opportuno costruire un primo quadro di sintesi aggiornato.
E’ stata percio’ condotta un’indagine presso le amministrazioni comunali, attraverso un’apposita scheda da compilarsi a cura del comune, circa gli strumenti urbanistici in vigore e le informazioni tecniche ad essi collegate, quali ad esempio il tipo di supporto, le modalità di aggiornamento cartografico, ecc.
I dati così ottenuti sono stati memorizzati all’interno di un database che è poi stato utilizzato per registrare la notizia di tutte le successive modificazioni intercorse, ovvero varianti strutturali e parziali, sia su comunicazione diretta da parte del comune, sia sulla base delle informazioni pubblicate sul BUR.
Il database distingue, tra l’altro, le varianti strutturali da varianti di altro tipo e riporta informazioni relative a procedure amministrative ed atti deliberativi, elaborati grafici del Piano, Norme di Attuazione, ecc.
Il confronto tra i dati risultanti al primo impianto e quelli risultanti all’indagine del 2002 evidenzia un’elevata quantità di varianti, soprattutto parziali, di cui si sono dotati negli ultimi anni i Comuni della Provincia di Biella.
Il quadro della pianificazione comunale al 2006
A quattro anni dalla prima indagine si è ritenuto indispensabile ricostruire il quadro complessivo dell’attuale stato della pianificazione della Provincia di Biella.
Ad oggi in tutti gli 82 comuni della Provincia vige un Piano Regolatore.
Di questi, come evidenziato nella Figura 1, 40 si sono dotati di Piani Regolatori Intercomunali; si tratta della metà circa dei comuni biellesi, caratterizzati da dimensioni ridotte (la popolazione complessiva non raggiunge nemmeno un terzo di tutta la Provincia) e perciò raggruppati in consorzi e facenti capo ad un unico strumento urbanistico che spesso riguarda tutta la Comunità Montana di appartenenza.
Relativamente al processo di revisione e al grado di aggiornamento, a dimostrazione di un continuo cambiamento della realtà locale, risulta significativa l’analisi dei dati riguardanti le varianti generali raffigurata nella Figura 2: le tonalità crescenti di colore assegnate ad ogni Comune evidenziano il grado di attualità dello strumento urbanistico di cui è dotato, mentre la retinatura arancione rappresenta la presenza di varianti strutturali in corso.
L’attività urbanistica nello specifico è rappresentata nella Figura 3 dove sono indicate la data a cui risale lo strumento urbanistico vigente, sia esso un piano regolatore nuovo o una variante strutturale, e la quantità di varianti strutturali e parziali approvate a partire dal PRG.
I comuni che hanno provveduto all’aggiornamento del loro strumento urbanistico a partire dall’ anno 2003 sono 10, e 36 comuni hanno attualmente una variante in itinere.
I restanti 36 comuni, nell’ultimo triennio, hanno adeguato il Piano alle nuove necessità limitandosi all’uso di varianti parziali (Art.17 L.R. 56/77), ovvero senza modificare l’impianto strutturale del Piano vigente, senza ridurre né aumentare la quantità di aree a servizi per più di 0,5 mq per abitante, senza incidere sulla struttura dei vincoli, senza aumentare la capacità insediativa residenziale né le superfici territoriali o gli indici di edificabilità relativi alle attività economico-produttive.
Infine, per quanto riguarda il grado di informatizzazione degli strumenti urbanistici, la Figura 4 evidenzia come 34 Comuni dispongono del solo supporto cartaceo, mentre di quelli informatizzati solo 22 sono realizzati con l’uso di sistemi informativi geografici.
Maggiori dettagli sullo stato della pianificazione comunale sono consultabili al Capitolo 1 del documento qui allegato.